Uno Chef artigiano
Vincenzo Carola, chef e proprietario del ristorante Vecchio Saracino, nasce “in cucina” tra i fornelli del borgo marinaro di Agropoli alle porte del Cilento.
Nella cucina della Famiglia Carola, assaggia, odora e apprende dai suoi nonni l’arte del buon mangiare e del buon vivere. Come suo padre Franco, Vincenzo continua una tradizione familiare giunta con lui alla V generazione e sviluppatasi negli anni con varie strutture. All’inizio del 2000, da cuoco novello, inizia a rinnovare la cucina tipica marinara rivisitando i piatti storici del Cilento.
Progressivamente ristruttura e rilancia una delle antiche attività familiari, realizzando un piccolo albergo-ristorante nel Vecchio Saracino. Con un enorme potenziale di materie prime locali a disposizione, unito alle varie esperienze lavorative e formative, con la cultura e la passione del suo territorio, Vincenzo inizia il suo percorso di valorizzazione del prodotto tipico cilentano.
Vincenzo Carola é un artigiano del mare, un creatore e uno chef atipico nel panorama gastronomico. Ispirato dalla tradizione marinara dei suoi nonni, dalla storia gastronomica del Garum, del quinto quarto di mare e dall’Archeo Food, Vincenzo continua la sua personale ricerca di sapori, seguendo testimonianze storiche di antiche tradizioni legate al pescato locale che sono ormai quasi scomparse.
Con uno sviluppo costante di nuovi e antichi metodi di cucina, la sua é una cucina vera e decisa, fatta di sapori storici ed autentici. Le sue molteplici esperienze all’estero ne hanno ulteriormente definito l’identità culinaria tra enogastronomia locale, storia familiare e innovazione.
Una ricchezza di visioni e approcci al mestiere che darà l’opportunità a Vincenzo di relazionarsi e collaborare con le cucine d’eccellenza europee. Le sue esperienze come formatore, selezionato tra i Grandi nomi della cucina italiana, nelle rassegne di “Serate d’Autore con i GRANDI CHEF” al CFP di Como, sono state un passo importante nello sviluppo di una sua personale proposta culinaria.
Ne ha giovato il suo percorso sia come referente culinario che come ambasciatore del Cilento. Una concreta e sostenibile visione della trasformazione del prodotto, con una sorta di viaggio nel tempo archeo-gastronomico, nel rispetto dei valori e gusti fondamentali di ogni epoca.